Vai al contenuto

XX settembre: radicali torinesi inviano a Fini 2000 firme di cittadini per modifica 8X1000

PISANO E MANFREDI: NEL 150° IL “LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO” DI CAVOUR E’ QUANTO MAI ATTUALE, E’ PROGRAMMA POLITICO PER IL FUTURO.

Per onorare nel migliore dei modi l’anniversario del XX settembre, nel 150° dell’Unità d’Italia, l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta ha inviato oggi al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, 2.000 firme (circa) di cittadini in calce ad una petizione popolare al Parlamento Italiano per la modifica della legge sull’8 per mille. L’idea della petizione venne due anni fa a Nicoletta Casiraghi (esponente liberale, prima donna presidente della Provincia di Torino, iscritta all’Associazione Aglietta), recentemente scomparsa.

Segue testo lettera di accompagnamento delle firme:

Egregio Presidente Fini,

allegate alla presente troverà circa 2.000 firme di cittadini in calce alla petizione, promossa dall’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, per la modifica della normativa sull’8 per mille.

L’arrticolo 47 della legge 20.5.1985 n. 222, istitutiva dell’otto per mille, stabilisce che “in caso di scelta non espressa da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in base alle scelte espresse”. E’ un metodo perverso e ingiusto: il 60% dei contribuenti non firma per dare i propri fondi alla Conferenza Episcopale Italiana ma, dato il meccanismo esistente, questi vengono versati per il 90% alla CEI. Chiediamo che sia modificata la legge affinchè siano distribuite solamente le quote di chi ha scelto espressamente uno dei soggetti partecipanti alla ripartizione (in parole povere, chiediamo di applicare le stesse modalità fissate per la ripartizione del 5 per mille). Inoltre, i sottoscrittori della petizione radicale richiedono una campagna informativa sull’ 8 per mille da parte dello Stato Italiano, che finora è rimasto alla finestra, mentre la CEI, ogni anno, attua una campagna di propaganda sui media martellante e mistificante, poiché solo una piccola parte dei fondi percepiti è investita in iniziative cosiddette “di carità”. Infine, si richiede che i fondi dell’8 per mille destinati allo Stato sia effettivamente, interamente, devoluti a iniziative gestite dallo Stato; attualmente non è così: il 66% dell’8 per mille assegnato allo Stato nel 2009 è stato destinato al restauro di chiese e luoghi di culto (nella ripartizione dell’8 per mille percepito dalla CEI esiste un apposito fondo per l’ “edilizia di culto”).

Dulcis in fundo, vogliamo porre alla Sua attenzione la mancanza di trasparenza della Commissione per la Revisione dell’Otto per mille, istituita presso la Presidenza del Consiglio. Una Commissione paritaria Italia-Vaticano che sembra coperta da “segreto di Stato”. Cos’ha fatto in vent’anni questa commissione? Perché non ha proposto la riduzione dell’8 per mille nonostante i fondi siano aumentati da 210mln di euro nel 1990 ad 1 miliardo nel 2002? Dove sono le valutazioni che deve fare ogni tre anni? Perché non le pubblica? I Radicali, con l’on. Maurizio Turco hanno chiesto accessi agli atti che sono sempre stati negati per la presenza nella Commissione di uno Stato estero: il Vaticano.

Presidente Fini, Le chiediamo di operare, nel rispetto delle proprie competenze, affinchè le leggi dello Stato possano soddisfare finalmente quel monito di Camillo Benso Conte di Cavour, che oggi, XX Settembre, da Torino, nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, risuona quanto mai attuale: LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO.

Confidando in un Suo cortese cenno di riscontro, Le inviamo distinti saluti.

Nathalie Pisano

Segretaria Associazione Radicale Adelaide Aglietta

Giulio Manfredi vice-presidente Comitato nazionale

Radicali Italiani