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Sì alla Tav: un documento ragionato dell’Associazione Aglietta

La Giunta di Segreteria dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha approvato un documento ragionato che ribadisce le ragioni a favore della TAV.

Dichiarazione di Nathalie Pisano e Igor Boni (Segretaria e coordinatore provinciale di Torino dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta)

Nel bailamme e nel tifo da stadio che si leva sulla TAV è necessario riportare il dibattito nelle questioni di merito. Per questo vogliamo rendere pubbliche le nostre ragioni a favore della costruzione dell’opera. Ecco in sintesi gli 11 punti che abbiamo approvato e che oggi rendiamo pubblici, anche nella versione integrale.

  1. L’Osservatorio ha promosso uno dei più grandi processi garantisti per la costruzione di una infrastruttura in Italia.
  2. Non è solo in Valle di Susa che nascono movimenti contro le grandi opere. Eppure in Francia e Svizzera le opere si realizzano tramite processi democratici che conducono a inevitabili mediazioni e soluzioni di compromesso con le necessarie compensazioni.
  3. I sondaggi tanto contestati sono lo strumento per giungere al migliore dei progetti, evitando di danneggiare le falde idriche.
  4. Il rischio amianto è annullato dalle normali pratiche attualmente utilizzate per la costruzione delle gallerie e la gestione dei materiali di risulta che contengono fibre d’amianto.
  5. I Sindaci che denunciano la devastazione del territorio sono gli stessi che non hanno protestato con la stessa veemenza per la costruzione delle opere olimpiche e che riempiono di villette e capannoni i loro territori.
  6. Le vie di trasporto sono storicamente corridoi di sviluppo economico. La Valle di Susa non sarebbe quella attuale se non fossero passate di lì strade, autostrada e ferrovia.
  7. Il Frejus, finito di costruire nel 1871, è l’unico collegamento ferroviario che mette in comunicazione le due aree della Macro-regione alpina: 17 milioni di abitanti, centinaia di migliaia di imprese, 1 miliardo di euro di interscambi.
  8. La TAV-TAC consentirà di trasferire su rotaia gran parte del traffico su gomma (caricando i TIR) con evidenti vantaggi ambientali; oggi il tracciato è inadeguato la per pendenza eccessiva e il dimensionamento della galleria.
  9. Le infiltrazioni mafiose evocate sono un pericolo serio e concreto. Ma se per questo rischio non si facesse l’opera significherebbe abdicare ad ogni costruzione di infrastrutture in Italia. Occorre vigilare attentamente sugli appalti, le modalità di assegnazione, i costi e i tempi.
  10. L’Europa coprirà il 40% dei costi di costruzione ma occorre avere il progetto definitivo entro il 2012 per avere i finanziamenti.
  11. Non esiste una potestà assoluta dei Valsusini sulla valle (posto che in maggioranza siano contrari). Occorre sempre considerare che quel territorio è Valle di Susa ma è anche Provincia di Torino, Regione Piemonte, Italia ed Europa.”

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Torino, 22 ottobre 2011