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Caccia, referendum ancora evitabile, bagarre del centrodestra per una cravatta

Dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino, che ha sottoscritto degli emendamenti insieme ai consiglieri del Movimento 5 Stelle:

Il 3 giugno si voterà per un Referendum che propone limitazioni alla norme regionali sulla caccia. Si tratta di un referendum ancora evitabile se venissero accolte in buona sostanza i quesiti del referendum, ma la realtà è che il duo Cota/Sacchetto ha preferisce buttare via 22 milioni per difendere un pugno di voti di cacciatori. Per questi motivi, non violando alcun regolamento comunale e salvando il “decoro” del Consiglio Comunale ho deciso che durante le sedute indossero cravatte “moderne” con sopra diswegnati un 3″, un “giugno” e un “SI”. Le indosserò senza clamore alcuno, come è accaduto per mezza seduta, fino a quando alcuni consiglieri di oposizione hanno rutenuto di dovere scatenare la bagarre. Voglio solo far notare che la cravatta non viola alcun regolamento, come non lo viola il verde “politico” delle cravatte padane, il “rosso” antico dei partiti di sinitra o il “blu” degli azzurri italiani. Del resto, da sempre, le cravatte sono usate per messaggi identitari e spesso rappresentano club, istituti e colori politici. Sull’Ordine del Giorno, che chiede di non fare il referendum, ho sottoscritto gli emmendamenti del Movimento 5 Stelle (identici ai miei), perchè l’unico modo per evitare il referendum è quello di accogliere in buona parte i quesiti referendari. Sono 25 anni che non si è voluto evitare questo referendum e mi pare che la soluzione di abrogare la legge rischi di non eliminarlo, ma di rinviarlo alla prossima sentenza del TAR.

Torino, 23 aprile 2012.