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Torino città metropolitana, superare le resistenze di piccole caste e la logica del condominio

Proclamiamo Fassino sindaco provvisorio della città metropolitana di Torino

Dichiarazione di Silvio Viale, consigliere comunale radicale eletto nel PD, che ha promosso insieme a il vicepresidente del Consiglio Comunale, Giulio Cesare Rattazzi, la mozione approvata il 19 marzo scorso dal Consiglio Comunale di Torino che chiede di avviare il percorso per la Ciita Metropolitana di Torino:

Convegni come quello di questa mattina sono utili se non diventano la premessa di un futuro convegno tra due anni, per ripetere e stesse cose. L’esigenza della Città Metropolitana nasce, prima di tutto, dal riconoscimento di una omogeneità territoriale e dalla necessità di superare comode diversità, con la conseguente dose di discriminazioni e di privilegi. Bisogna superare il rischio di resistenze di piccole caste e di una logica da condominio, per la quale bisognerebbe magari frantumare in unità immobiliari la Città di Torino, moltiplicando poltrone e caste con tanti nuovi sindaci e tanti nuovi consigli comunali. Per una vera Città Metropolitana bisogna pensare ad una amministrazione unitaria e la spinta propulsiva non puo’ che venire dal comune più popoloso, che da solo conta per più della metà dela popolazione. Il 19 marzo scorso il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una mozione per la Città Metropolitana e il sindaco Fassino ha assegnato la delega ad hoc all’Assessore Lubatti. Dopo l’estate il Consiglio Comunale dovrà procedere alla verifica del lavoro fatto sulla mozione approvata. Rattazzi, che ha partecipato agli incontri con le altre città, continua a dirmi che siamo indietro, che gli altri sono più avanti. Non vorrei che tutto si impaludasse in lunga serie di convegni. Cominciamo a pensare a Fassino come al sindaco provvisorio della Città Metropolitana di Torino, della Grande Torino.