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Torino, filiera alimentare: troppa voglia di commissario ma la maggioranza c’è.

Dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale eletto nella lista del PD, sul voto con cui il Consiglio Comunale di Torino ha approvato la delibero sulla “filiera ambientale, che prevede la cessione dell’80% dell’inceneritore e di 49% di AMIAT, con 22 voti a favore, 9 contrari e 6 astenuti (astensione del “sellino” Grimaldi e non partecipazione del “valorista” Sbriglio”:

Mi dispiace constatare che parte dell’opposizione e alcune componenti della maggioranza giochino allo sfascio, sotovalutando la gravità della situazione. Capisco che buona parte dell’opposizione tifi per il commissario e speri nel non rispetto del patto di stabilità. Capisco meno che pezzi di maggioranza sventolino la stessa bandiera, dimenticando che i conti si fanno sui numeri. Nonostante alcune defezioni la maggioranza ha tenuto, votando una delibera che, pur non essendo quello sensibilità diverse avrebbero dovuto, da una prospettiva a questa città per il futuro, garantendo il massimo dei servizi possibili. E’ incredibile che l’unica proposta che ha unito dal “sellino” Grimaldi al “grillino” Bertola, dal “valorista” Sbriglio” al “post-misino” Marrone, sia quella di chiedere più soldi allo Stato, come se la crisi fosse un’invenzione della borghesia e fossimo in pieno sviluppo economico. Sui giornali di ieri veniva riportato che dieci grandi città sono a rischio e di fallimento. Tra queste non c’è Torino, segno di una lungimiranza e di una responsabilità, che oltre le valutazioni diverse che si possono dare. Il punto non è quanto diversa avrei voluto questa delibera, ma il fatto che vada nella giusta direzione. Mi dispiace per le Cssandre di sventura, ma oggi il crac di Torino si allontana.