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Ma c’è uno psichiatra tra i grillini? Il regime lo coccola.

Sarà forse per la frequentazione dei NO-TAV e la tolleranza verso l’evoluzione violenta del movimento, o solo per la voglia di spremere al massimo la macchina pubblicitaria, ma il richiamo agli anni di piombo, con l’evocazione di possibili attentati nei suoi confronti, è qualcosa che sconfina nella psichiatria. Grillo fa il furbo, ma in ogni caso mi auguro che ci sia un bravo medico tra i grillini.

Questo il commento a caldo di Silvio Viale, presidente dei Radicali Italiani e consigliere comunale del PD, che questa sera, insieme ai radicali torinesi, concluderà il referendum tra i partecipanti alla festa del PD di Torino sul “matrimonio gay”.

Silvio Viale ha proseguito:

Marco Pannella, che gli anni di piombo e la discriminazione del regime partitocratico ha davvero vissuto, non ha mai evocato attentati, anche quando ha preso insulti, sputi e botte. Ha sempre fatto proposte e cercato quel confronto che il regime mediatico gli ha sempre negato. Vedo invece che, Beppe Grillo, evitando ogni confronto, anche con Marco Pannella, si crogiola nell’evocare la violenza e il potere. Oggi Grillo nel regime non ha un nemico, ma un alleato che, al massimo, ha individuato in lui il nemico impotente di turno da coccolare. Rimango in attesa di proposte, che non siano le battute del comico. Se non si tratta di furbizia, se Grillo pensa davvero ad un attentato del regine nei suoi confronti, consulti un medico e si curi.