Vai al contenuto

Al nostro “referendum” il 91% ha detto Sì ai matrimoni gay

Come in passato, cittadini più avanti delle classi “dirigenti”

Durante i primi due giorni della Festa democratica di Torino i radicali dell’Associazione Adelaide Aglietta hanno invitato a votare i partecipanti a favore o contro i matrimoni gay. Il risultato del “referendum” è stato: 91% di SI’ e un 9% di NO (nessuna scheda nulla o bianca).

Dichiarazione di Salvatore Grizzanti (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Igor Boni (presidente Ass. Aglietta):

Avremmo voluto interloquire con la presidente del PD Rosy Bindi, ieri sera, alla Festa di Piazza d’Armi. Ma la Bindi, forse provata dal lungo scambio di opinioni allo stand delle associazioni GLBT, non è più passata allo stand dell’Associazione Aglietta.
Avremmo ricordato alla Bindi che la lunga storia, ormai cinquantennale, delle lotte per i diritti civili in Italia, dal divorzio al FUORI all’aborto fino ai cosiddetti “temi etici” sul fine vita, dimostra che i cittadini sono sempre più avanti delle loro classi “dirigenti”, siano esse espressione della Democrazia Cristiana, del Popolo delle Libertà o del Partito Democratico.
Compito dei leader politici è quello di guidare, non di comandare ed una guida, soprattutto se progressista, dovrebbe avere una visione e non rimanere sempre e comunque indietro. La convention dei Democratici americani non insegna nulla ai Democratici nostrani?
Sappiamo benissimo che nel nostro mini-referendum non c’è alcun valore statistico da sbandierare ma certo da questi dati, senza enfatizzarli più di tanto, arriva un indizio chiaro su ciò che vuole la maggioranza del Partito Democratico: Renzi e Bersani vogliono stare con questi cittadini, con Obama e con Hollande ? O preferiscono Rosy Bindi?