Asti, raccolta tartufi: prefettura segnala divieto raccolta tartufi su terreni privati… o è solo un errore?
di
Igor Boni
·
9 Ottobre 2012
Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta
In una circolare della Prefettura di Asti rivolta a tutti i Sindaci, alla Guardia di Finanza, a Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti e Associazioni di Trifulau si legge testualmente che “è vietato effettuare la ricerca e la raccolta di tartufi nei terreni privati e nelle tartufaie controllate o coltivate segnalate da tabelle che portano la scritta “Raccolta di tartufi riservata”. Se questa frase corrispondesse al vero sarebbe una rivoluzione nel mondo dei raccoglitori di tartufi che non potrebbero più andare a cercare i preziosi funghi su terreni di proprietà altrui (che è la regola di oggi a meno di recinzioni). Ho tuttavia l’impressione che sia una svista della Prefettura che non ha scritto correttamente la frase. In ogni caso occorre subito fare chiarezza ed è per questo che chiedo alla Prefettura precisazioni in merito.
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Igor Boni
Nato a Torino nel 1968, sposato, due figli. Laureato in Agraria; lavora dal 1994 all’Ipla s.p.a. (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente), una società pubblica che si occupa di tematiche ambientali, dove attualmente ricopro il ruolo di responsabile dell’Unità Operativa “Patologie Ambientali e Tutela del Suolo”.
Iscritto al Partito Radicale dal 1986, ha partecipato attivamente a tutte le campagne politiche radicali degli ultimi 25 anni, occupandosi in particolare di tematiche ambientali (protezione del suolo e del territorio, risparmio idrico e politiche energetiche), di diritti civili e temi di politica internazionale (diritti e democrazia nel mondo).
Negli anni è stato più volte candidato nelle liste radicali alle elezioni regionali e politiche. Segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta dal 2001 al 2005 e dal 2008 al 2009. Da anni promuove iniziative con altre associazioni e partiti dell’area della sinistra liberale torinese e piemontese. Nel 2006 è stato uno dei principali animatori della Rosa nel Pugno; nel 2008 è stato promotore a Torino della campagna sulla trasparenza delle istituzioni e sull’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati; nel 2010 ha promosso Idee per Torino, un think tank costituito da politici ed esponenti della cosiddetta società civile con l’obiettivo di portare i cittadini dentro il Palazzo; nel 2011 ha promosso la delibera popolare sulla trasparenza delle nomine e il “Patto d’azione per le riforme”, un coordinamento tra l’Associazione Aglietta, LibertàEguale, i Corsari e Alleanza dei Democratici per sostenere le riforme liberali in Italia.
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