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Tav, Viale: scomunicati gli operai

Il rifiuto del vescovo di Susa e dei parroci di celebrare la messa per la Festa di Santa Barbara al cantiere della TAV, come da tradizione per tutti i cantieri che prevedono scavi, equivale ad una scomunica dei lavoratori dei cantieri della TAV e ad un avvallo dei violenti che minacciano gli operai. A meno che vescovo e parroci abbiano a loro volta paura delle minacce.

Questa la secca dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino, alla notizia che il vescovo non vuole celebrare la messa al cantiere e che nessun parroco della Val di Susa, sembra, sia disponibile.

Silvio Viale, noto per le vicende della RU486, a aggiunto:

La notizia, se confermata, é clamorosa, perché é il segno del clima di intimidazione che una minoranza di violenti ha imposto nella bassa Val di Susa e attorno al cantiere. Sono certo che quel vescovo e nessun parroco della Val di Susa si rifiuterebbero di celebrare una messa nel day hospital dove lavoro e dove si effettuano 3.500 aborti all’anno. Sono certo, anzi, che sfiderebbero anche l’opposizione di buona parte di quella minoranza di violenti che oggi sembrano avallare.