Vai al contenuto

Murazzi, Viale: ritiro del piano integrato. Subito il bando pubblico per i locali.

Sono francamente stupito che la Giunta Comunale abbia deciso di sospendere la delibera sui Murazzi, senza tenere conto del regolamento del Cosiglio Comunale, segno inequivocabile di un certo sbandamento prodotto dalla notizia di indagini della Procura. Non è la Giunta che decide i lavori del Consiglio, modificando il regolamento in itinere.

Questo è il commento del radicale Silvio Viale, consiglere comunale eletto nel PD, che annuncia un requiem per la delibera al prossimo Consiglio Comunale.

Silvio Viale ha proseguito: La Giunta dovrebbe sapere che a votazioni iniziate è possibile solo rinviare il voto per brevi periodi, non certo una sospensione “sine die”, meno ancora una sospensione come forma di sollecitazione verso la magistratura. Anche il ritiro della deliberazione non sarebbe più tecnicamente possibile, ma è certamente la cosa politicamente più giusta, se si ha paura di quel voto che avrebbe già dovuto esprimersi. In ogni caso la proposta di sospensione della delibera “confidando in una rapida conclusione delle indagini”, come è scritto in un comunicato stampa sulla homepage del Comune, è un autogol senza precedenti. In aula ho detto che questa Piano d’Ambito dei Murazzi ha meno importanza del bando che si dovrà fare per le arcate e il suo scopo è solo quello di cercare di porre dei paletti. Per questo ho posto con forza la questione del divieto della musica all’esterno dei locali, da non confondere con le molestie della musica ad alto volume che dai locali si diffonde all’esterno. Una volta risolta la questione della insonorizzazione dei locali, non ha senso vietare altro tipo di diffusione musicale diurna e serale.

Sulla proposta di ritiro Silvio Viale ha precisato:

E’ vero che il regolamento prevede che il ritiro di una proposta non possa avvenire quando abbia avuto inizio la trattazione degli eventuali emendamenti, o le dichiarazioni di voto, ma se la richiesta venisse fatta direttamente in Consiglio e venisse sancita da un voto su una mozione d’ordine nessuno potrebbe eccepire.

Torino, 13 marzo 2013.