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Rimborsopoli, Radicali: Cota si deve dimettere per Giovine, non ancora per questa inchiesta sui rimborsi. Online le spese contestate

Presa di posizione dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta sugli sviluppi della “rimborsopoli” piemontese.
In una nota congiunta Silvio Viale, consigliere comunale, Igor Boni, presidente dell’Associazione, e Giulio Manfredi, membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani, hanno dichiarato:

Non ci uniamo al facile coro di chi chiede le dimissioni di Cota per l’indagine sulle “spese pazze” che vede coinvolti 43 consiglieri regionali del Piemonte. Le dimissioni di Cota le chiediamo per la vicenda vergognosa delle elezioni taroccate del 2010, i cui risultati sono stati falsati dalla presenza della lista Pensionati per Cota. E’ incredibile che dopo quasi 4 anni non ci sia ancora una sentenza definitiva da parte della giustizia amministrativa.

Sulle accuse per “rimborsopoli” riteniamo che la presunzione di innocenza valga per Cota come per tutti i consiglieri indagati, perché noi non siamo garantisti o legalitari a corrente alternata. Come abbiamo più volte sollecitato, vorremmo che tutte le spese oggetto delle contestazioni venissero rese pubbliche sul sito del Consiglio Regionale nella sezione “Anagrafe degli eletti”, che dopo anni di lotta dei radicali abbiamo conquistato. Chiediamo la pubblicazione online, innanzitutto, per fare chiarezza verso gli elettori, direttamente, senza mediazioni, ma anche per tutelare proprio chi si trova al centro di un marasma mediatico, che tende a buttare benzina o a spegnere l’incendio a seconda dell’orientamento e delle convenienze politiche del momento.

Torino, 21 novembre 2013.