Vagone Primo Levi né baraccone, né pagliacciata, Sovrintendente ritratti
di
Silvio Viale
·
22 Gennaio 2015
Dichiarazione di Silvio Viale, esponente radicale e consigliere comunale del PD, sulle sorprendenti dichiarazioni del Sovrintendente ai Beni Culturali di Torino sulla presenza del vagone di Primo Levi in piazza Castello:
“Il vagone di Primo Levi è un simbolo di sofferenza e speranza, una delle immagini più forti del genocidio e delle connivenze che lo permisero. Non è un baraccone o una pagliacciata. Forse il sovrintendente non ha colto quanto Primo Levi sia un simbolo di Torino e della sua storia. La città si aspetta una pronta e rapida ritrattazione, nonché il mantenimento del vagone per tutto il periodo della mostra. Perché mai i bambini non dovrebbero avvicinarsi al vagone di Primo Levi come al presepe di Luzzati?”
Torino, 22 gennaio 2015.
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Silvio Viale
53 anni, sposato, una figlia adolescente e un gatto. Medico, ginecologo-ostetrico all'ospedale Sant'Anna. Presidente di Radicali Italiani dal congresso del 2010. Si è battuto con successo per l'introduzione della RU486.
L'impegno politico nasce negli anni '70, con il movimento degli studenti e le grandi battaglie di civiltà su aborto e divorzio. Capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale negli anni '90. Ambientalista, contro il nucleare e contro la caccia. È socio del WWF e di Altroconsumo.
Si occupa di bioetica e di fine vita per il diritto alla libertà di scelta. È socio di Dignitas.
Ama dire "sono una persona normale, lavoro e faccio la spesa. La politica è la mia passione".
Eletto al Consiglio comunale di Torino il 21 maggio 2011 nella lista del Partito Democratico con 1461 preferenze.
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