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Caporalato agricoltura in Piemonte. I Radicali si uniscono a Domenico Rossi (PD) per chiedere coinvolgimento Commissione legalità

I RADICALI SI UNISCONO A RICHIESTA DI DOMENICO ROSSI (PD) PER CHIEDERE COINVOLGIMENTO COMMISSIONE REGIONALE LEGALITÀ SU CAPORALATO IN AGRICOLTURA
“Venga audito il giornalista Riccardo Coletti sottoposto a minacce dopo l’articolo su condizioni di vita e retribuzioni dei lavoratori utilizzati per la vendemmia in Piemonte”

I coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Marco del Ciello, Silvja Manzi e Igor Boni hanno inviato la seguente lettera aperta ai membri della Commissione speciale di indagine per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi del Consiglio Regionale del Piemonte

Gentili Consiglieri,
nelle ultime settimane gli organi di informazione hanno riportato notizie preoccupanti sulle modalità con cui si svolge la vendemmia nella zona di Asti. In particolare un articolo, a firma Franco Binello e Riccardo Coletti, comparso sulla “Stampa” del 25 agosto, descrive con ricchezza di dettagli le condizioni di vita e di lavoro degli addetti alla vendemmia. Si tratta di lavoratori stagionali in larga parte provenienti da paesi dell’Europa centro-orientale come Romania, Bulgaria e Macedonia. Secondo quanto riportato dai cronisti del quotidiano torinese, molti di loro sono impiegati senza un regolare contratto di lavoro e con retribuzioni che variano dai 3 ai 5 euro all’ora, quindi molto inferiori ai minimi previsti dai contratti collettivi di settore e abitualmente applicati ai lavoratori regolari. Se queste informazioni sono corrette, siamo quindi in presenza di gravissime violazioni delle normative sul lavoro e anche del principio costituzionale del giusto compenso. Si tratta di un evidente problema di legalità.
C’è però in questa vicenda un fatto anche più grave, che merita la massima attenzione da parte delle istituzioni. Uno dei due autori dell’inchiesta citata poco sopra, Riccardo Coletti, denuncia infatti di aver subito minacce e intimidazioni legate al suo lavoro. Secondo la sua testimonianza, riportata dalla “Stampa” in un articolo del 3 settembre, due persone si sono recate a casa sua per intimargli di non interessarsi più alla vendemmia. In seguito la sua automobile è stata danneggiata. Le autorità competenti stanno già indagando sui profili penali, ma è chiaro che questi comportamenti fanno sospettare l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento dei lavoratori immigrati impiegati nella vendemmia, sul modello di quanto avviene ormai da anni nelle campagne pugliesi.
Noi crediamo che la vostra Commissione, per tenere fede al suo mandato, debba convocare in audizione il giornalista Riccardo Coletti per ascoltare la sua testimonianza sui fatti sopra riportati e poi avviare, in tempi brevissimi, un’indagine approfondita sull’utilizzo del lavoro nero nelle campagne piemontesi.

Confidando in un vostro pronto riscontro, inviamo distinti saluti.

Marco del Ciello, Igor Boni, Silvja Manzi (coordinatori Associazione radicale Adelaide Aglietta)