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Siamo Tutti Migranti! Flash-Mob radicale nella patria di Buonanno

FLASH-MOB RADICALE A BORGOSESIA (VC) NELLA PATRIA DI BUONANNO PER DIRE “SIAMO TUTTI MIGRANTI!”

Militanti dell’Associazione radicale Aglietta hanno esposto un cartello sotto uno dei vergognosi manifesti dal Sindaco Buonanno che in 5 lingue intimano “Clandestini? No grazie… Prima aiutiamo la nostra gente”

“Caro Buonanno, Siamo tutti migranti!” Con questo cartello esposto a Borgosesia (VC) sotto uno dei manifesti fatti installare all’ingresso del Paese dal Sindaco ed Eurodeputato leghista Gianluca Buonanno, i militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta ribadiscono la necessità di un approccio europeo al problema delle migrazioni e della concessione dell’asilo politico e stigmatizzano chi, come Buonanno, specula a fini elettorali sulla tragedia in atto.

Dichiarazione dei tre coordinatori dell’Associazione Aglietta: Igor Boni, Silvja Manzi e Marco del Ciello che hanno esposto il cartello insieme al radicale Valsesiano Willy Maffioli

Chi è il clandestino tra chi fugge da massacri e guerre e chi invoca il filo spinato elettrificato contro dei disperati? Chi è il clandestino tra chi attraversa il deserto e poi il Mediterraneo con la speranza di una vita lontana dalle violenze e dalla morte per sé e per i propri figli e chi espone cartelli vestendosi da superman contro fantomatici clandestini? Chi è il clandestino tra chi chiede asilo avendone pieno diritto seguendo le procedure riconosciute dalla comunità internazionale e chi dichiara (Il Giornale del 26/08/2015) “Bisognerebbe usare gli agenti e i gas lacrimogeni con questa gente. Dovrebbe farlo anche l’Italia”?
Noi crediamo che non si possano prendere sotto gamba dichiarazioni e atteggiamenti come questi che sono francamente inaccettabili per gravità e grado di intolleranza. L’utilizzo continuo da parte dei vari Buonanno e Salvini di questa tragedia che rimarrà nei libri di storia per tirare su qualche voto in più stimolando le pance degli italiani è indegno. La questione migrazioni richiederebbe lungimiranza e capacità di Governo che l’Europa fino a oggi non ha dimostrato voltandosi dall’altra parte rispetto alle tragedie siriana, eritrea e libica dopo aver sostenuto colpevolmente dittatori che hanno innanzitutto perpetrato violenze contro i loro popoli. Per questo noi da tempo chiediamo che vi sia una politica estera e di difesa comune europee, una politica sulle migrazioni europea e una guardia europea sulle frontiere dell’Unione. Per questo sosteniamo la petizione rivolta ai Governi europei CommonBorders.

Per info sulla campagna e per firmare la petizione -> commonborders.eu/it/