Convocazione Congresso Associazione Aglietta – 13 dicembre

Cara iscritta, caro iscritto,
- Abbiamo partecipato ai Pride LGBT di Torino e Barcellona per dire “L’Amore non è gay o etero: è Amore!”; al Torino Mad Pride 2015 per richiamare l’attenzione della società sulle malattie mentali e le difficoltà a esse connesse; e alla Trans Freedom March, giornata di ricordo delle vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender.
- Abbiamo animato e sollecitato la costituzione del Coordinamento Laico insieme a molte altre associazioni torinesi con l’obiettivo di monitorare Regione e Comune affinché la laicità non venga messa in disparte e per promuovere nuovi diritti.
- In un fine settimana di mobilitazione straordinaria, con Possibile, Associazione Luca Coscioni e UAAR abbiamo raccolto quasi 500 firme a sostegno della discussione della legge di iniziativa popolare per legalizzazione dell’Eutanasia (60.000 firme raccolte di cui circa 6.000 raccolte a Torino) nell’ambito della campagna #IoStoConMax a sostegno del coraggio e della lotta nonviolenta di Max Fanelli.
- Con cocciutaggine stiamo chiedendo al Consiglio regionale del Piemonte di approvare una legge che regolamenti la possibilità di consegnare alla propria ASL di competenza il Testamento Biologico sulla falsa riga di quanto realizzato in Friuli Venezia-Giulia.
- Siamo stati gli unici, sempre con gli amici dell’UAAR, ad accogliere il Papa a Torino per denunciare gli oltre 6 miliardi di euro che l’Italia consegna nelle casse del Vaticano ogni anno.
- Insieme agli amici Pastafariani abbiamo organizzato un dibattito sulla legalizzazione della Cannabis per dare voce e forza a una battaglia radicale che portiamo avanti da oltre 40 anni.
- Dalla Marcia di Parigi dei popoli oppressi abbiamo chiesto libertà e democrazia per il Tibet, il Vietnam, il Laos, la Cina; a EXPO2015 a Milano, di fronte al padiglione del Laos, abbiamo esposto il cartello “Where is Sombath?” per rilanciare la campagna su Sombath Somphone, rapito dalla Polizia del regime e scomparso nel nulla.
- Con Silvio Viale in Consiglio comunale e con noi a fare da cassa di risonanza all’esterno siamo riusciti a far scoppiare il caso Arabia Saudita, costringendo il Salone Internazionale del Libro a rinunciare all’invito come Ospite d’Onore a un Paese che è campione di repressione e di annientamento dei diritti. Abbiamo partecipato alla mobilitazione internazionale a sostegno di Ali Al-Nimr – #FreeNimr;
- nella splendida tradizione nonviolenta radicale abbiamo lanciato e realizzato uno sciopero della fame per denunciare le malefatte del regime di Putin in Ucraina e per chiedere la liberazione di Nadiya Savchenko – #FreeSavchenko.
- Abbiamo partecipato al presidio milanese organizzato dalla Associazione AnnaViva e dalla comunità ucraina, in occasione della visita di Putin a EXPO2015.
- Come altre volte, dall’inizio della drammatica vicenda dei due fucilieri di Marina, abbiamo tentato di dare forza alle denunce contro una gestione fuori da ogni diritto internazionale del “Caso Marò” da parte della magistratura indiana.
- Durante l’estate abbiamo visitato gran parte delle strutture di reclusione piemontesi, evidenziando luci e ombre. In particolare siamo riusciti a far scoppiare la questione Ferrante Aporti, denunciando una carenza di personale senza precedenti e costringendo il viceministro della Giustizia, Enrico Costa, a venire a Torino presso la struttura.
- Con la lungimiranza dei visionari e con la forza della ragionevolezza abbiamo presentato a Torino il libro «Abolire il carcere» con due degli autori: Luigi Manconi e Stefano Anastasia.
- Dopo 27 anni di attesa, di richieste e di lotte, abbiamo ottenuto l’intitolazione di Galleria Enzo Tortora, proprio nel centro di Torino. Un riconoscimento meritato a una persona, a una battaglia, a chi continua a chiedere una Giustizia Giusta.
- Dopo gli attentati di Parigi siamo stati tra i pochi a invocare gli Stati Uniti d’Europa come antidoto alla violenza e alla paura, come iniziativa politica da perseguire prioritariamente.
- Durante l’estate e l’autunno, a Torino e Vercelli, abbiamo dato corpo e firme alla campagna Common Borders per chiedere frontiere comuni europee e una politica comune sull’immigrazione.
- Siamo stati a manifestare sotto i cartelli vergognosi del Sindaco di Borgosesia (VC) Buonanno che, mentre migliaia di disperati morivano sulle coste europee, invocavano “Clandestini? no, grazie!”. Abbiamo partecipato alla marcia delle donne e degli uomini scalzi in solidarietà ai migranti.
- In splendida solitudine, se si esclude l’UNCEM e singoli esponenti del PD, chiediamo da tempo al Consiglio di esaminare la nostra proposta di legge elettorale uninominale e maggioritaria, eliminando preferenze e listino.
- con gli amici di Liberal Camp e di Libertà Eguale abbiamo organizzato un incontro confronto con il viceministro dell’Economia Enrico Morando e l’assessore alle Attività Produttive del Piemonte Giuseppina De Santis per parlare di legge di stabilità, di innovazione e delle difficoltà di bilancio delle Regioni.
- Con il Comitato Partecipazione attiva abbiamo presentato la proposta di modifica dello Statuto della Città di Torino per introdurre i referendum propositivi; un ulteriore passo per favorire il coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni sulla città.
- Sulla trasparenza, grazie all’impegno di Giulio Manfredi, abbiamo continuato a essere un pungolo con proposte e monitoraggi continui dei documenti, sul “Caso grattacielo”, sul “Caso Salone del Libro” e sugli altri obblighi della Pubblica Amministrazione e delle Società Partecipate.
- Abbiamo iniziato a raccogliere firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’elezione diretta del Sindaco metropolitano.
Campagna straordinaria di autofinanziamento per la nostra nuova sede di via San Dalmazzo 9/bis/b a Torino.
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Causale: sede nuova