Vai al contenuto

OSPEDALE UNICO ASL TO5/RADICALI E +EUROPA: SI SONO SPRECATI TEMPO E SOLDI INUTILMENTE. CHIEDIAMO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SINDACI COMUNI ASL TO5 E CHIEDIAMO AD ASSESSORE ICARDI DI PARTECIPARVI.

Marco Cavaletto (coordinatore gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (presidente Radicali Italiani):
Siamo contenti che anche il sindaco di Moncalieri abbia richiesto la convocazione urgente di un’assemblea dei sindaci dei Comuni dell’ASL TO5 per acquisire le loro opinioni sulla “storia infinita” della realizzazione dell’Ospedale Unico.
Visti gli ultimi sviluppi, a quell’assemblea deve essere presente l’Assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, perché è la persona che ha maggiori informazioni e maggiore potere sull’argomento.
Apprendiamo che l’assessorato alla Sanità avrebbe intenzione di affidare una seconda perizia per l’individuazione del sito tra i tre precedentemente individuati (Cambiano, Moncalieri e Villastellone). In realtà vi sarebbe un quarto sito, assai più baricentrico e collocato su un “materasso” di argilla di spessore congruo, posizionato al confine tra Trofarello e Cambiano, sulla strada statale 29.
“Una verifica comparata tra i 3 o 4 siti posti in evidenza dalla relazione dei tre assessorati regionali dopo 6 anni poteva anche essere fatta prima di affidare una perizia al Politecnico di Torino (che è costata all’ASL TO5 119.500 euro); e forse quel denaro poteva essere risparmiato”, affermano Igor Boni Presidente di Radicali Italiani e Marco Cavaletto coordinatore di Più Europa Torino.
Senza contare che l’area tra Trofarello e Santena era quella individuata dalla stessa Regione Piemonte come baricentrica, sia per la popolazione insediata nel territorio ASL sia per la rete di comunicazione esistente.
Ora la Regione sta dirottando una parte delle risorse dall’apposito capitolo di bilancio riservato anche alle progettazioni verso altre localizzazioni (Nizza Monferrato e ospedali del Cuneese).
“Ci auguriamo che  ne conservi un po’ per progettazioni future come quella dell’ospedale della ASL TO5”, continuano Boni e Cavaletto, perché l’INAIL concede le proprie risorse soltanto a progetti “cantierabili” e non soltanto individuati dal DPCM del 24 dicembre 2018 (dove si legge che vengono assegnati 202 milioni all’ospedale della ASL TO5 e 155 all’ospedale del VCO).

Nell’aggiornamento del piano triennale 2020-2022 dell’INAIL (delibera 5 agosto 2020) “non si intravedono le somme per l’ospedale della ASL TO5, proprio perché manca il progetto, i cui costi devono essere anticipati dalla Regione Piemonte, ancorché essi potranno in futuro venire riassorbiti dal finanziamento complessivo di 202milioni di euro.

Occorre poi valutare il costo dell’operazione INAIL perché  a questo istituto dovrà essere riconosciuto un canone di affitto,  il cui ammontare non è dato, così come non ne conosciamo la durata. Occorre che Regione ed ASL effettuino approfondite valutazioni sui costi definitivi che verranno posti a carico dell’ASL per molti anni a venire”.
In ogni caso, la decisione di effettuare ulteriori perizie non farà che incrementare i tempi necessari per realizzare l’ospedale la cui urgenza è diventata indifferibile.