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Garante carceri, voto il 31 gennaio. Boni e Grizzanti sospendono digiuno.

Incontro positivo con il Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo

Oggi alle ore 12 Salvatore Grizzanti e Igor Boni sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo e da tutto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Durante l’incontro il Presidente Cattaneo ha comunicato agli esponenti radicali che il 31 gennaio prossimo è calendarizzato in aula il voto per la nomina del garante dei detenuti. In questa prima fase occorrerà la maggioranza qualificata dei 2/3; se non si riuscisse a portare a buon fine la nomina in una seconda seduta sarà sufficiente la maggioranza semplice. Cattaneo ha espresso il suo personale favore alla nomina. I Radicali sono stati informati che la Commissione nomine ha proceduto ad una prima scrematura dei curricula pervenuti dai candidati a ricoprire il ruolo.
I Radicali hanno consegnato nelle mani del Presidente l’appello per la nomina del Garante a prima firma Emma Bonino (Vice-Presidente Senato), sottoscritto da decine di personalità della Politica, del sindacato e della Società e anche dai parlamentari Magda Negri (PD), Enrico Costa (PdL), Gianluca Susta (Parlamentare europeo); Mauro Marino (PD) e Maura Leddi Moiola (PD).
Per sollecitare il Consiglio al rispetto delle regole continua il digiuno a staffetta che vede coinvolti decine di militanti radicali, semplici cittadini e Consiglieri comunali di Torino e che proseguirà fino all’ottenimento del rientro nella legalità.

Dichiarzione di Salvatore Grizzanti e Igor Boni (Segretario e Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta)

Il Presidente Cattaneo è stato assai chiaro e ha convenuto con noi sulla necessità di uscire da questa inaccettabile situazione di empasse. Il 31 gennaio, a meno di nuovi accordi tra i Capigruppo, si procederà al voto sulla nomina del Garante. Speriamo vivamente che con fine gennaio termini questa vicenda che vede da 2 anni e mezzo una legge inapplicata, proprio adesso quando le carceri stanno vivendo una situazione di patente e stabile violazione dei più elementari diritti delle persone. Dall’inizio della nostra azione abbiamo detto che volevamo un calendario specifico per sospendere la nostra iniziativa. Oggi l’abbiamo ottenuto ed è per questo che dopo 11 giorni (faticosi) riprendiamo ad alimentarci, anche perché nel frattempo decine di militanti proseguiranno l’azione nonviolenta con un digiuno a staffetta. Senza dubbio abbiamo ottenuto una parziale vittoria ma la strada è certamente ancora in salita e colma di ostacoli.