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Smog/blocchi/primarie – Viale (radicali): metereologia colposa. L’ambientalismo non si misura con i blocchi ma con i risultati

Silvio Viale, candidato alle primarie del centrosinistra, parla di “meteorologia colposa” riferendosi alla nevicate nella domenica di blocco che hanno beffato i “sindaci del blocco”. Invita al mea culpa, sottolineando come sia un ambientalismo povero di idee, quello si nasconde dietro i blocchi.

Silvio Viale ha diffuso la seguente nota:

Meteorologia colposa? O dolosa? Che i meteorologi possano sbagliare è cosa risaputa, ma che si metta in un angolo ogni “ragionevole dubbio” per avallare una indifendibile frenesia da blocco dovrebbe suggerire più di un mea culpa. Quando il duo Mercalli-Cat Berro su La Stampa del 28 gennaio annuncia “senza se e senza ma” che la perturbazione in arrivo non porterà altro che nevischio e pioviggine nel basso Piemonte, annunciando una alta pressione per la domenica anti-smog, vi è più di un sospetto di una compiacenza politica. Inoltre, per caricare il piatto, si descrive un mese di gennaio anomalo per povertà di precipitazioni, fornendo ulteriori pretesti ai difensosi dei provvedimenti inutili.

Da candidato alle primarie, ma soprattutto da cittadino di buon senso, mi permetto di dare un consiglio a Sindaci e meteorologi, affinché evitino di parlare di anomalie di un mese ancor prima che finisca, e non si annunci bel tempo domenicale senza un po’ di dubbi sulla velocità e la consistenza delle perturbazioni in arrivo.
Sarebbe ora che le amministrazioni la smettessero di inseguire le nuvole e i meteorologi, venendo spesso beffati come oggi, e capiscano che nessun blocco del traffico ha contribuito positivamente alla riduzione degli inquinanti degli ultimi venti anni. Invece di perdere tempo con emergenze inventate dovrebbero spendere più energie per provvedimenti strutturali, come lo sono stati la metropolitana, le pedonalizzazioni, le rotonde, il ricambio dei motori, il riscaldamento e le emissioni industriali. L’ambientalismo non si misura con i blocchi – altrimenti anche la Moratti sarebbe una grande ambientalista – ma con i risultati. Solo un ambientalismo povero di idee si nasconde dietro ai blocchi e si fa beffare dalla neve.

Torino, 30 gennaio 2011.