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Contraccezione d’emergenza: la non smentita di Striscia la Notizia conferma la disinformazione

Necessario un servizio riparatore

 

Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e membro della Direzione Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, dopo avere visto le puntate di Striscia la Notizia bolla come una “non smentita” la richiesta di rettifica e torna a chiedere un servizio riparatore.

Silvio Viale, che è responsabile del servizio di IVG dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, ha dichiarato:

Sono molto lieto di pubblicare quanto mi chiede Striscia la Notizia, anche perché non è affatto una smentita, per cui confermo la necessità di un servizio riparatore sulla contraccezione di emergenza.

Striscia la Notizia dovrebbe semplicemente ammettere di avere sbagliato esempio per la sua campagna contro l’acquisto di farmaci online, senza cercare impossibili giustificazioni, con il paradosso che il sito a cui si è rivolta per l’acquisto (http://www.euroclinix.it/ellaone.html) da informazioni più corrette di quelle fornite in trasmissione. Su quel sito ci si cura perfino di dire che la pillola “va assunta nel minore lasso di tempo possibile dopo un rapporto ritenuto a rischio ” e si consiglia per “ misura precauzionale” di tenerla “a portata di mano” . Parlando di contraccezione di emergenza Striscia la Notizia avrebbe dovuto dire che sia la elleOne®, nota come la pillola dei cinque giorni, e sia le più note Norlevo® e Lonel®, la cosiddetta pillola del giorno dopo, devono essere assunte al più presto entro 12-24 ore senza aspettare 72-120 ore, perché nel frattempo l’efficacia si riduce. Avrebbe dovuto dire che la elleOne è in corso di registrazione in Italia da due anni, con l’iter che si sta finalmente concludendo in questi giorni, ma è registrata nella UE.

Nel merito della contraccezione di emergenza occorre che siano rettificate due affermazioni.

La prima quella sbalorditiva e falsa che si tratti di un farmaco “abortivo”, come affermato nella trasmissione del 3 novembre, che al massimo può essere una opinione personale non suffragata da alcun dato scientifico, magari fatta da un farmacista o un medico obiettore.

La seconda che si tratti di un farmaco pericoloso – al netto di una eventuale truffa sul un farmaco “tarocco”, che non è il caso in questione – perché l’OMS considera la contraccezione di emergenza “classe 1, senza limitazioni d’uso” . Infatti non è affatto necessaria alcuna anamnesi completa, a parte la percezione della donna di avere avuto un rapporto a rischio, che nessun medico è in grado di verificare. Nemmeno il vostro consulente. Anzi è probabile che proprio lui, prescrivendo la contraccezione di emergenza, non faccia tutte le domande che il sito obbliga rispondere. Inoltre l’eventuale assunzione impropria non comporta alcuna conseguenza per chi l’assuma, fino a prova contraria, per cui mi offro ad assumerla in diretta nei vostri studi. Per dirla come concludereste voi un servizio: “cambiate consulenti”.

Rimane infine la questione dell’eventuale reato, che dipende dal farmaco e dalle circostanze, per cui non basta una informativa dei carabinieri per essere iscritti nel registro degli indagati e la cui iscrizione non comporta colpevolezza. Non a caso il Colonnello dei NAS di Roma nella puntata dell’11 novembre ha detto che “si rischia penalmente”, evitando di entrare nel merito, poiché una cosa è l’acquisto per uso personale, mentre altra questione è l’acquisto improprio di un farmaco per altri; non tutti i farmaci e non tutte le situazioni sono uguali. Anche Striscia la notizia dovrebbe sapere la differenza tra chi vende, o compra per vendere o cedere, e chi acquista, per cui la perentoria affermazione dell’Ufficio stampa, “non registrata, dunque vietata”, rivela la filosofia di tutto il servizio, ma non corrisponde al vero. Visto che Striscia la Notizia ama spesso dire che “se qualcuno ha qualcosa da dire, noi siamo qui”, io ho qualcosa da dire e vorrei proprio essere lì.

Torino, 12 novembre 2011.

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ECCO LA PRECISAZIONE DI STRISCIA CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO (10.11.2011)

A Silvio Viale, presidente dei Radicali italiani e membro della direzione nazionale dell’Associazione Luca Coscioni

Egregio dottore, nella sua lettera pubblicata sul sito dei Radicali italiani e dell’Associazione Adelaide Aglietta, ha formulato diverse accuse (del tutto gratuite) a Striscia la Notizia per il servizio di Max Laudadio sull’acquisto di farmaci online, in particolare dell’Ellaone (ulipristal acetato). Striscia ha già risposto con un nuovo servizio che ha chiarito ancor di più l’intento del Tg satirico: dimostrare che è possibile acquistare via Internet una pillola del giorno dopo non registrata, dunque vietata. Un suo collega, il dottor Filippo Murina, consulente di ginecologia e ostetricia all’Ospedale Buzzi di Milano, ha ribadito ai microfoni di Laudadio la pericolosità dell’acquisto via Internet di un farmaco come questo. Infatti, per l’assunzione di Ellaone è necessaria un’anamnesi completa della paziente per escludere rischi per la sua salute, poiché il prodotto può avere effetti collaterali. Inoltre, sul farmaco acquistato on line, non è certa l’integrità dei principi attivi contenuti. Non solo. Nella sua lettera, lei chiudeva con questa frase: “Le donne che acquistano online l’ulipristal, che dovrebbe essere più efficace del levonorgestrel, non commettono alcun reato e compiono solo un’azione di prevenzione a tutela della loro salute”. Purtroppo non è così, come proprio Striscia aveva sottolineato. Infatti, l’autore del servizio, interrogato dai Carabinieri come persona informata sui fatti, non appena ha dovuto rivelare che ha comprato online il prodotto (ben conscio, evidentemente, ma altrimenti non avrebbe potuto documentare che è possibile acquistarlo inserendo dati anagrafici inventati), è stato subito informato che passava nel registro degli indagati. Insomma, Striscia la Notizia, ancora una volta, ha dimostrato la sua correttezza.

Cordiali saluti.

Ufficio stampa Striscia la Notizia

COMUNICATO PRECEDENTE

Striscia la Notizia fa disinformazione sulla contraccezione d’emergenza

http://www.radicali.it/20111104/striscia-notizia-fa-disinformazione-sulla-contraccezione-d-emergenza