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Incompatibilità sindaci-senatori: dalla giunta elezioni decisione di regime

Li manderemo via con l’azione popolare.

Inviata lettera ai consiglieri di Afragola e Molfetta per attivare il tribunale. Offriamo nostri legali ai cittadini di Molfetta e Afragola

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani e Giulio Manfredi , componente della Direzione nazionale

La decisione della Giunta per le elezioni del Senato di mantenere nel doppio incarico i senatori che sono anche sindaci è una tipica decisione di regime, che ha come unico pregio quello di mostrare il vero volto della Lega: gazzarra in aula ad uso e consumo delle tv, accordi sottobanco sulle poltrone.
È una sanatoria illegittima che servirà a poco, perché per superare la sentenza n. 277 della Corte costituzionale servirebbe una legge: la sentenza della Consulta, infatti,  è “additiva”, cioè introduce direttamente nella legge n. 60/1953 la previsione dell’incompatibilità parlamentare della carica di sindaco di comune superiore a 20.000 abitanti.
A questo punto, faremo cessare il doppio incarico con l’unico strumento rimasto a difesa della legalità, ovvero l’azione popolare. Si tratta di un ricorso al Tribunale ordinario che qualsiasi cittadino elettore può attivare per far sancire l’incompatibilità del proprio sindaco.
In questi anni molti doppi incarichi sono cessati grazie all’azione popolare esercitata dai Radicali. Per questo, abbiamo inviato ai consiglieri comunali di Afragola e di Molfetta una lettera in cui mettiamo a disposizione il testo del ricorso predisposto dall’avvocato Antonio Polito.

Se prevarrà la spinta consociativa anche tra i consiglieri di opposizione, i cittadini sappiano che possono anche loro fare ricorso, noi gli offriremo gratuitamente l’assistenza legale per non  subire più passivamente una partitocrazia sempre più ladra di soldi e di diritto.