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Subito anagrafe eletti e garante carceri, poi tutti a casa! Sintesti conf. stampa a Torino

La conferenza stampa si è tenuta nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di via Botero n. 11/f. Sono intervenuti: Silvo Viale (presidente di Radicali Italiani); Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta); Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani); Lorenzo Lipparini (Comitato nazionale Radicali Italiani), autore del libro “Formigoni – Biografia non autorizzata” (Editori Internazionali Riuniti, 2012), che presenterà alle ore 18:00 al Circolo dei Lettori.

In apertura, gli esponenti radicali hanno lanciato un appello ai cittadini affinchè inviino mail al Presidente della Repubblica, per richiedere un suo intervento in merito all’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, giunto al settimo giorno di sciopero totale della fame e della sete.

Rispetto alla situazione delle carceri piemontesi, i radicali hanno rinnovato la richiesta al Consiglio Regionale del Piemonte di nominare finalmente il garante regionale delle carceri, attuando la legge regionale n. 28 del 2 dicembre 2009.

Gli esponenti radicali hanno evidenziato come le ultime vicende legate agli avvisi di garanzia a quattro consiglieri regionali testimonino la necessità e l’urgenza che il Consiglio Regionale e la Giunta regionale si dotino di un’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati, proposta a livello nazionale da Radicali Italiani nel 2008, ripresa nella PDL del consigliere Cerutti (SEL) e nella petizione popolare presentata in Consiglio Regionale dall’Associazione Aglietta il 19 ottobre 2011.

Silvio Viale ha concluso la conferenza stampa ricordando l’evidente – per chi vuol vedere – situazione di illegalità sulla quale si regge il Presidente della Regione Piemonte: Roberto Cota tira a campare grazie al voto del consigliere regionale Michele Giovine, condannato in secondo grado per irregolare autenticazione di firme in gran parte false e ora indagato dalla Procura per peculato; Cota ha anche il sostegno di Maurizio Lupi, anche lui indagato per peculato. A ciò aggiungiamo la condanna in primo grado a Renzo Rabellino per irregolarità nella presentazione di sei liste alle scorse elezioni regionali e la condanna (patteggiata) all’autenticatore della lista “Pensionati e invalidi per Bresso”. Aggiungiamo, infine, gli avvisi di garanzia ai consiglieri regionali di opposizione Andrea Stara ed Eleonora Artesio, sempre per peculato, e quello nei confronti dell’Assessore William Casoni.

Tirate le somme e ricordando che i brogli e gli avvisi di garanzia si sommano, non si annullano a vicenda, chiediamo al Presidente Cota di prendere atto finalmente del contesto illegale in cui sta operando e di dimettersi, per consentire agli elettori piemontesi di potere tornare a votare al più presto possibile.