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CARCERE DI IVREA/RADICALI: I PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI IVREA DIMOSTRANO CHE LE NOSTRE DENUNCE ERANO CORRETTE

Da notizie di stampa di apprende che otto agenti della polizia penitenziaria sono stati sospesi per un anno dal servizio e che sono in fase di cambio il comandante e il direttore. 45 agenti risultano indagati.

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani)

“Le botte denunciate dai detenuti che hanno fatto aprire l’inchiesta a Ivrea le poniamo all’attenzione della politica e dell’amministrazione penitenziaria dal 2016! Il 2 novembre 2016, in un comunicato firmato dal sottoscritto con le coordinatrici dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Silvja Manzi e Laura Botti, denunciavamo la situazione di violenza nel carcere portata alla luce da una lettera speditaci con la firma di numerosi detenuti. Scrivevamo testualmente che ‘Per evitare che la situazione degeneri in modo irreparabile chiediamo che la Polizia penitenziaria e la direzione del carcere collaborino’. Dopo i disordini scoppiati ad ottobre, il 23 gennaio 2017 andai con Silvja Manzi a fare una visita ispettiva nella struttura insieme a Marco Grimaldi, allora capogruppo di SEL-Sinistra Ecologia Libertà (oggi Deputato), trovando una situazione completamente fuori controllo con atti di autolesionismo incredibili, tensione alle stelle, tentativi di suicidio e un uso di psicofarmaci su tutti i detenuti. Avendo avuto occasione di vedere con i nostri occhi la ‘cella liscia’ scrivemmo il giorno successivo al Ministro di Grazia e Giustizia Orlando che il ‘sovraffollamento, sottorganico degli agenti, mancanza di spazi di socializzazione, carenza di lavoro per i detenuti, sono purtroppo patrimonio di molte strutture detentive. Ma che dopo gli episodi di ottobre e novembre e i molti e gravi atti di autolesionismo che accadono frequentemente non si sia subito provveduto al ripristino della videosorveglianza interna non è francamente accettabile’. Il 1 febbraio 2019 facemmo una nuova visita nella struttura con Patrizia De Grazia e Giovanni Oteri dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, accompagnati dal Consigliere regionale del PD Luca Cassiani. Segnalammo nuovamente che ‘Si tratta di un carcere altamente sovraffollato, dove la capienza massima sarebbe di 192 posti, a fronte degli oltre 270 detenuti presenti all’interno della struttura. Ricordiamo a tale proposito, che la Casa Circondariale di Ivrea è spesso oggetto di sfollamenti provenienti da carceri vicine a causa del diffuso e gravissimo problema del sovraffollamento carcerario che affligge il nostro Paese da sempre’.

Oggi diciamo che le eventuali responsabilità personali saranno accertate e il nostro garantismo vale ovviamente per ciascuna delle persone coinvolte ma resta il fatto che quelle violenze e quella situazione indegna che denunciavamo erano pura realtà”