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#LIGHTUPUKRAINE/COMUNE TORINO ADERISCE AD APPELLO PRESIDENTE ZELENSKY: QUESTA SERA MOLE E PALAZZO CIVICO AL BUIO DALLE 19 ALLE 20.

#LightUpUkraine/Comune Torino aderisce ad appello presidente Zelensky: questa sera Mole e Palazzo Civico al buio dalle 19 alle 20. Appello ai cittadini: spegnete per un’ora luci di albero e presepe e finanziate acquisto mille generatori elettrici per ospedali ucraini.

Su sollecitazione del consigliere comunale radicale Silvio Viale, la Città di Torino ha risposto con sollecitudine all’appello del presidente ucraino Volodymir Zelensky per attuare un “black-out” mondiale a sostegno dell’Ucraina con le seguenti modalità: questa sera, mercoledì 21 dicembre, dalle ore 20:00 alle ore 21:00 (ora di Kiev), spegnere le luci non solo di istituzioni e monumenti ma ma anche quelle natalizie nelle singole case. A Torino, saranno spente le luci della Mole Antonelliana e di Palazzo Civico, dalle ore 19:00 alle ore 20:00. In tutto il mondo, saranno spenti monumenti e luoghi simbolici, come il Rockfeller Center di New York e Trafalgar Square a Londra.

L’iniziativa, battezzata #LightUpUkraine, ha come obiettivo la raccolta di dieci milioni di dollari per finanziare l’acquisto di mille generatori elettrici per permettere il funzionamento degli ospedali ucraini.

Igor Boni (presidente Radicali Italiani), Andrea Turi (coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Beatrice Pizzini (coordinatrice +Europa Torino Metropolitana):

Ringraziamo il sindaco Stefano Lo Russo per aver risposto all’appello del presidente Zelensky. Invitiamo tutti i cittadini, questa sera, a spegnere per un’ora le luci del loro albero di Natale, del loro presepe e, soprattutto, a finanziare l’acquisto dei generatori elettrici per gli ospedali ucraini. Sarebbe un modo concreto per opporsi all’ennesima azione criminale di Vladimir Putin, in atto dagli inizi di dicembre: togliere luce e calore a milioni di cittadini ucraini (uomini, donne, bambini) mediante massicci bombardamenti alle infrastrutture civili, per costringerli ad accettare le sue condizioni per cessare la sua guerra d’aggressione.

Novanta anni fa Stalin sterminò milioni di ucraini con l’arma della fame (Holodomor). Oggi Putin infierisce sulla popolazione ucraina con l’arma del gelo (Kholodomor). La risposta dell’opinione pubblica europea deve passare anche attraverso la cruna d’ago della firma dell’Appello “Putin all’Aja”, per l’incriminazione di Vladimir Putin davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina. L’appello, disponibile in nove lingue, si può firmare qui: https://radicali.it/campagne/putin-allaja/

Power life in Ukraine
https://donorbox.org/power_life_in_ukraine?language=de

foto: Kiev al buio. Fonte: la Repubblica