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Mare Nostrum, presepe al tempo dei Decreti Sicurezza

Mare Nostrum, presepe al tempo dei Decreti Sicurezza”/Torino/sintesi conferenza stampa presentazione primo presepe allestito in una sede radicale. Dal 21 dicembre al 6 gennaio esposto in vetrina (via S. Dalmazzo n. 9/bis/b). Foto e vido allegati.

La conferenza stampa si è tenuta nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino.

Silvja Manzi (Direzione Radicali Italiani):

L’ideazione del nostro presepe è merito del compagno radicale Antonio Romano, supportato da Daniele Degiorgis (coordinatore Associazione Aglietta). E’ la prima volta nella loro storia che i radical allestiscono un presepe in una loro sede. Vogliamo onorare e celebrare lo spirito del presepe, facendo vedere quello che accade oggi, nel Mediterraneo, a un famiglia di migranti, quale è stata, secondo i Vangeli, la “Sacra Famiglia”, prima costretta a rifugiarsi in una grotta e poi a fuggire in Egitto per scampare ad Erode.
Riteniamo, così facendo, di non essere né sacrileghi né blasfemi; sacrileghi e blasfemi sono coloro che hanno deciso di affiggere il crocifisso nell’aula del Consiglio Regionale del Piemonte, in una sede istituzionale che dovrebbe essere laica, libera da qualsiasi influenza confessionale.

Igor Boni (presidente Radicali Italiani):

Il nostro presepe parla da solo: in questi anni migliaia di persone sono morte annegate nel mare Mediterraneo, mentre cercavano una vita migliore. Dedichiamo il nostro presepe a Matteo Salvini e all’Assessore regionale Elena Chiorino, che ha indebitamente utilizzato la sua carica istituzionale per fare indebite pressioni sulle scuole. Con una mano si brandiscono simboli religiosi (dai rosari ai crocifissi ai presepi), con l’altra si approvano provvedimenti (i sedicenti “decreti sicurezza”) che hanno provocato la morte di migliaia di persone.
Radicali Italiani sta portando avanti la campagna “Signor Presidente”; chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di utilizzare parte del suo messaggio di fine anno (inviando poi un messaggio formale alle Camere) per richiedere a governo e Parlamento: di modificare i sedicenti “decreti sicurezza” per far rientrare quanto prima il Paese nella legalità costituzionale e nel rispetto degli obblighi internazionali; di abolire il “Memorandum”, l’Accordo Italia/Libia, mai discusso, mai approvato dal Parlamento italiano.

Sabato 28 dicembre, alle ore 17:00, Radicali Italiani organizzerà una fiaccolata a Roma, sotto Montecitorio, a sostegno della campagna “Signor Presidente”.

Per info, per sottoscrivere l’Appello a Mattarella: https://www.radicali.it/campagne/signor-presidente/

Patrizia De Grazia (coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta):

I radicali non hanno aspettato il Natale per parlare di migranti. Da oltre due anni, con le campagne “Ero straniero” e “Welcoming Europe”, portate avanti con un ampio cartello di associazioni, abbiamo cercato mettere al centro del dibattito politico, in Italia, in Europa, la necessità e l’urgenza di attivare reali processi di integrazione dei migranti nelle nostre società, nel nostro mondo del lavoro.
A chi ci parla di tradizioni rispondiamo che la prima tradizione che deve accomunare tutti gli italiani è il rispetto dei diritti costituzionali.
Questo presepe non è solo per Salvini, è anche per il PD; Zingaretti deve assumersi le proprie responsabilità, non puo’ continuare a fare finta che i sedicenti “decreti sicurezza” e l’Accordo Italia/Libia (firmato da Gentiloni/Minniti) non esistano.
A Torino abbiamo raccolto e raccoglieremo firme in strada, al gelo, sull’Appello al Presidente Mattarella: tra gli altri, hanno firmato due esponenti del PD, il consigliere regionale Daniele Valle e la consigliera comunale Chiara Foglietta. A livello nazionale, ricordo, tra le tante, le firme di Roberto Saviano e di Pietro Bartolo (prima medico a Lampedusa ed oggi eurodeputato PD).

Silvio Viale (presidente Comitato nazionale Radicali Italiani)

Non siamo noi radicali a provocare con il nostro presepe ; non è Papa Francesco a provocare facendo rivestire il crocifisso con un giubbotto salvagente; i veri provocatori sono coloro che strumentalizzano la fede religiosa, facendone un’arma. Esporre il crocifisso nell’aula del Consiglio Regionale rappresenta un insulto a chi non è credente cattolico, fatto da quelli che non esito a definire i “nuovi Crociati”; il loro integralismo (reale o strumentale) è esattamente speculare a quello dei fondamentalisti islamici.
C’è chi utilizza strumentalmente le sedi istituzionali, dove si dovrebbe operare per tutti e non solo per una parte; e ci sono i radicali dell’Aglietta, che nella loro sede, che si autofinanziano da vent’anni, hanno deciso di esporre il loro presepe.

Il link al video:

https://www.facebook.com/RadioAssociazioneRadicaleAdelaide/videos/497632404218100/