Vai al contenuto

RU486, COTA E SANT’ANNA: 10 domande (e altrettante risposte precise) a Silvio Viale

Ringraziando gli operatori dell’informazione che sono stati presenti alla conferenza stampa, sia per l’attenzione che per le domande poste, l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta ha chiesto a Silvio Viale una dichiarazione sui punti più significativi toccati

RU486: a che punto siamo?

All’Ospedale Sant’Anna il 22% degli aborti degli ultimi sei mesi è stato fatto con la RU486. Il 100% degli aborti fino a7 settimane. La RU486 migliora il trattamento di tutti i tipi di aborti, chirurgici e medici, e dovrebbe essere offerta a tutte le donne per trarne il massimo vantaggio. Invece si deve lottare contro una visione che considera le donne che abortiscono come pazienti di serie B

Si riferisce alla politica, a Cota?

Certamente a Cota che considera le donne che abortiscono come cittadini di serie B, ma anche al S.Anna. Per Cota è un scelta politica, gli aborti vengono dopo tutto il resto. Se il litigio, per il quale mi hanno sospeso in attesa di giudizio, non avesse riguardato l’analgesia peridurale di tre donne in travaglio abortivo per ITG, non sarebbe mai avvenuto.

Già, vi sono molti obiettori anche tra le ostetriche…

L’obiezione di coscienza in questo caso non centra, anche se il manipolo di coordinatrici che ha drammatizzato l’episodio e dato il là alla strumentalizzazione a catena è composto quasi per intero da obiettrici, che non si sono minimamente preoccupate delle donne che soffrivano nelle stanze accanto.

Ma lei mi sembra arrabbiato …

Si. La sospensione è illegittima, ma non perdo certo tempo a contestarla. Mi fa piacere che nel frattempo abbiano aggiunto un terzo medico a fare le IVG, come avevo chiesto invano. Mi dispiace, invece, che abbiano smantellato le stanze dedicate per le ITG (aborti terapeutici) che ora dovranno peregrinare tra i reparti; quando si fanno dei turni per qualcosa vuol dire che non le si vuole. Del resto, quando si decide di occupare stanze di degenza per ambulatori e uffici …

E ora …

Aspetto con fiducia la riunione dell’ufficio di disciplina, confidando in una indagine obiettiva basata su elementi certi e non su ricostruzioni concordate da caccia alle streghe. Proprio stamane ho chiesto di acquisire altri atti istruttori e altre testimonianze, comprese le pazienti. Per il resto riservo tutti i particolari per la commissione.

Lei ha parlato di Cota e dei suoi volontari per la vita?

Mi stupisce, anzi trovo scandaloso, che non ci sia stata ancora alcuna reazione tra i laici e le associazioni femminili. Forse perché non si è ancora capito di cosa si tratti. Vi è comunque un profilo deontologico per cui l’Ordine dei Medici, quello che mi censura per le ricette della pillola del giorno dopo, dovrà pure dire qualcosa

Ma lei cosa ne pensa?

Se mi si da un elenco di associazioni disposte a ascoltare le donne, lo diffondo ben volentieri, ma sono le donne che devono decidere se chiedere un colloquio. Nel colloquio vi è una valenza terapeutica e non è possibile concedere ai volontari antiabortisti una licenza per molestare le donne senza il loro consenso.

Ma le donne in difficoltà economiche e sociali?

Ne conosco molte che non vogliono abortire. Dovrebbero forse chiedere di abortire per potere essere aiutate? Le sembra giusto che chi non vuole abortire non debba essere aiutata? Cota non pensa alle donne. Il suo è solo uno spot elettorale.

Come quello dei pannolini?

Si, proprio come quello dei pannolini. Cota ha promesso che dal 1° gennaio, tra 54 giorni, regalerà i pannolini ai neonati piemontesi, ma non ha ancora detto dove prenderà i 10 milioni di euro che, secondo una stima prudente, saranno necessari. Ieri ha promesso 5 milioni di euro per le borse di studio agli universitari. Il giorno prima altri 5 per la teleassistenza agli anziani. Quanti milioni avrà promesso ai volontari per la vita?

Lei è sereno?

Sì. Perché ho fatto la cosa giusta, anche se ho dovuto alzare la voce, ma non certo da solo. Nonostante il calo degli aborti, che in Piemonte è maggiore della media nazionale, è significativo che sempre più donne vengono ad abortire al S.Anna. E senz’altro un merito della sensibilità degli operatori del servizio che dirigo.  E badi che il calo degli aborti nell’ultimo qinquennio è reale, sia in rapporto al numero di donne fertili e sia in rapporto alle nascite, stranieri compresi.

Dichiarazioni raccolte dopo la conferenza stampa da Igor Boni che ha condotto la conferenza stampa di Silvio Viale.

Durante la CS è stata distribuita l’intervista di Silvio Viale uscita su SaluTest di ottobre (Altroconsumo) tutt’ora attuale, con la sola correzione che siamo giunti a 800 casi invece che i 600 citati nell’intervista.

Torino, 18 ottobre 2010